Lo ammetto, sono di parte e
detesto Alemanno come uomo e come politico, ma per me vale anche per
lui, come per chiunque, il principo di non colpevolezza fino a prova
contararia. Non mi piacciono i garantisti a senso unico o solo quando
gli conviene. Detto questo, lo confesso, appena scoppiato il caso
#MafiaCapitale ho provato un perfido senso di soddisfazione e
(malcelato) compiacimento. Era nell'aria da tempo, non ci volevano
certo degli esperti analisti di politica-finanziaria per immaginare
quello che sarebbe successo. No, bastava aver letto l'inchiesta di Lirio
Abate sui "4 Re di Roma" (L'Espresso, 2012) oppure più
semplicemente aver visto la puntata di Report (Rai3, Aprile 2013)
intitolata "Romanzo Capitale", puntata a causa della quale
la conduttrice Milena Gabanelli fu querelata dal protagonista stesso
di quell'inchiesta, il Sindaco Gianni Alemanno.
Poi me so' detto:"ma
de che sei contento imbecille, soddisfatto di cosa ? Si può
essere soddisfatti dell'ennesimo sacco di questa città seviziata da
ladri, papponi, quacquaraquà, ruffiani, strozzini, palazzinari senza
scrupoli, investitori senza cuore, banchieri senz'anima, politici e
politicanti con saltimbanchi al seguito, traditori di idee e
spacciatori di falsi ideali, sanguisughe accattone
pronte a sbranarsi
tra loro per accaparrarsi poche gocce di sangue in nome del profitto
e del potere ? Eppure per anni tutti a lanciare allarmi sociali e a
puntare il dito contro chi "non rispetta le regole e le
istituzioni", pronti un attimo dopo ad alimentare il degrado e
il disagio popolare al solo scopo di nutrire voracemente il proprio
interesse personale, affamati avvoltoi senza nemmeno la
giustificazione naturale e biologica di doversi sfamare per
soprovvivere. Il tutto indossando la tetra maschera della politica,
cromaticamente mutevole a seconda di come girava il vento elettorale.
Nun je da retta Roma, ho
pensato, riprendendo i versi di una canzone romana, nun je da retta
Roma 'che t'hanno cojonato. Aggiungo io: "nun je date retta
romani" a sta gentaccia infame che vi compra con una promessa,
un favore, con il miraggio di una casa, di un posto di lavoro oppure
offrendovi "protezione" da nemici che vengono da lontano
per rubarvi il lavoro, le donne e il crocefisso. Qualunque sia il
loro colore politico, nun je date retta romane e romani .
Ma torniamo a noi. Durante un'intercettazione
telefonica si sente Salvatore Buzzi, aggiudicatario di 174 appalti
negli ultimi 10 anni e uno dei più fidati sgherri di MassimoCarminati (capo dell'organizzazione), dire al suo interlocutore :"
ma tu c'hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di
droga rende meno... ". In un'altra intercettazione Buzzi dice:"
quest'anno abbiamo chiuso con 40 milioni di fatturato.... gli utili
li abbiamo fatti con gli zingari sull'emergenza alloggiativa e sugli
immigrati..."
Traduzione: inutile
prendersela con gli immigrati, i soldi non vanno a loro come
vorrebbero farci credere i Salvini di turno che urlano indignati
"prima gli italiani!". No, quei soldi non andranno mai né
ai bianchi né ai neri, né ai regolari né ai clandestini, né agli
italiani né agli stranieri. No, quei soldi non aiuteranno nessuno perché ci sarà sempre un Carminati di turno
d'accordo con il politico di turno per speculare sulle disgrazie
altrui e per appropriarsi di quelle risorse. Ladri di esistenze, ladri di
vite, ladri di libertà.
Come combatterli ? Unendo i più deboli, favorendo la solidarietà tra i poveri e i disagiati, incentivando la coesione tra imprenditori e lavoratori vessati dallo stato, acquisendo la
consapevolezza di doversi mettere insieme per combattere certi
"rispettabilissimi signori" in giacca e cravatta, i grandi
capitalisti (senza capitali) da copertina, i grandi investitori (a
debito), i paladini del made in Italy che producono in Cina, gli
onorevoli senza onore: loro sono gli unici veri colpevoli e artefici
di tutti i guai che condizionano le nostre vite di comuni cittadini,
dal concepimento alla morte.
Ma questa è soltanto la mia
utopica visione, senza alcuna pretesa, quindi mi fermo qui, lo sgogo è finito.
Voi, ovviamente, fate come
cazzo vi pare, io non ho certo la verità in tasca. E nemmeno la
voglio avere. Si salvi chi può, come può, quando può.
Il vostro PiccoloDrago
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