Prendete un calciatore straniero adulto, magari sudamericano, possibilmente brasiliano con la pelle nera come quella degli schiavi che abitarono la sua
terra, accertatevi che non sappia un cazzo dell'#Italia e che non conosca
nemmeno una parola della nostra lingua, chiedetegli ragguagli sul Manzoni e provate
a non sorridere quando probabilmente vi risponderà: "è un grosso bovino
della pampa argentina". Fatto? Bene.
Adesso trovategli un parente italico alla lontana, va bene anche
uno zio ex gerarca fascista o un bisnonno monarchico, inoltrate la richiesta
di cittadinanza agli uffici competenti e... come per magia, otterrete subito un
passaporto italiano con annessi tricolore, inno, e tutte le retoriche del caso
per farlo sentire un perfetto italiano! Nessuno dubiterà, nessuno
si opporrà, nessuno obietterà, e se poi segnerà tanti gol potrà giocare anche in nazionale e cantare l'inno di Mameli con la mano sul cuore...
si opporrà, nessuno obietterà, e se poi segnerà tanti gol potrà giocare anche in nazionale e cantare l'inno di Mameli con la mano sul cuore...
Adesso, prendete un bambino un po' scuro di carnagione e
fatelo nascere in Italia da genitori con regolare permesso di soggiorno. Fatto?
Bene, adesso mandatelo all'asilo, ascoltatelo mentre pronuncia le prime parole
della lingua di Dante, emozionatevi nel
sentirlo recitare il "5 Maggio" del suddetto Manzoni e poi... pensate che fino al suo 18°
compleanno (e spesso oltre) non potrà godere degli stessi diritti del
calciatore di cui sopra.
Chiaro il concetto, o vi serve un disegnino ?
Il vostro PiccoloDrago
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