Senza
scomodare i nostri cari Padri Costituenti, tanto conosciamo tutti la differenza
tra le principali tipologie d referendum, cioè quello “consultivo” e quello “abrogativo”,
ricordiamo che tale strumento, anzi l’esito referendario, rappresenta (cito da Wikipedia
come un Di Maio qualsiasi) una “fonte del diritto primaria”, cioè “un atto e
ogni fatto a cui un ordinamento giuridico… riconosce la capacità di far
sorgere, modificare o estinguere delle norme giuridiche”. Chiaro?
Bene, il
popolo #sovrano viene chiamato ad esprimersi in forma diretta e senza
mediazioni! Ricordo grandi battaglie politiche e di civiltà culminate con la
vittoria referendaria, cito a memoria quelle sull’#aborto (’81) e quello sul
#divorzio (’74), roba di 35/40 fa anni certo, ma che ha rivoluzionato la vita di
milioni di cittadini, poi però poco altro.
Bene,
proviamo a ricordare alcuni referendum NON consultivi, quindi vincolanti per i
legislatori, che invece sono stati traditi o stravolti con altri interventi
“tecnici”, alla faccia della Democrazia diretta:
Abrogazione
del ministero